Controprogetto indiretto del Consiglio federale all’iniziativa pellicce

initiative fourrure
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Il divieto di importare pellicce provenienti da animali maltrattati è sulla buona strada

Depositata il 28 dicembre 2023 con 113.474 firme valide, l’iniziativa pellicce chiede il divieto di importare pellicce provenienti da animali che hanno subito maltrattamenti.

Nella sua presa di posizione del 10 aprile 2024, il Consiglio federale ha deciso di respingere l’iniziativa, annunciando però di volerle contrapporre un controprogetto indiretto, riconoscendo che gli obiettivi e le finalità dei promotori erano «comprensibili» (1). Lo stesso giorno, ha messo in consultazione la modifica di due ordinanze mirate all’attuazione rapida del divieto di importare pellicce provenienti da animali maltrattati. La procedura di consultazione si è conclusa il 12 luglio 2024 e il comitato promotore ha comunicato la sua posizione (2) sul progetto.

Nel complesso, le modifiche apportate sono soddisfacenti, ad eccezione di due disposizioni. La prima riguarda la possibilità per i viaggiatori di riportare dall’estero pellicce provenienti da animali maltrattati. Poiché gli svizzeri viaggiano molto, questa eccezione renderebbe inefficace la portata del divieto.

La seconda riguarda la possibilità di utilizzare trappole a percussione (che schiacciano l’animale) con il pretesto che ucciderebbero gli animali in modo «istantaneo». Tuttavia, esistono sufficienti dati che dimostrano che molti animali come castori, coyote e zibellini possono essere solo feriti da queste trappole e agonizzare per diverse ore o giorni prima di morire.

Controprogetto indiretto all’iniziativa pellicce

Il controprogetto indiretto all’iniziativa è stato comunicato mercoledì 21 agosto dal Consiglio federale (3). Come previsto, riprende il divieto richiesto dall’iniziativa, inserendolo nella legge sulla protezione degli animali (4). Anche il controprogetto indiretto è stato messo in consultazione fino al 22 novembre 2024 e dovrebbe essere sottoposto al Parlamento nell’estate del 2025.

Di per sé, il controprogetto indiretto è soddisfacente. Una legge stabilisce un principio e, in questo senso, la formulazione del divieto risponde agli obiettivi dell’iniziativa pellicce. D’altra parte, è l’ordinanza di applicazione che specifica le modalità della disposizione e le eccezioni previste non sono accettabili nella loro forma attuale.

Per contro, se il Consiglio federale accogliesse la nostra richiesta e modificasse in modo soddisfacente le ordinanze di applicazione, e successivamente il Parlamento adottasse il controprogetto, è possibile che l’iniziativa pellicce venga ritirata, avendo raggiunto i suoi obiettivi e finalità.

Fonti:

(1) https://www.admin.ch/gov/fr/accueil/documentation/communiques.msg-id-100668.html

(2) https://pelz-initiative.ch/it/divieto-di-importare-pellicce-di-animali-maltrattati-anche-per-i-privati/

(3) https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-102138.html

Nel suo comunicato odierno, il Consiglio federale annuncia che «ancorando nella legislazione il divieto di commercializzare tali prodotti in Svizzera, supera l’obiettivo dell’iniziativa, che chiede solo un divieto di importazione». Questa affermazione è una banalità. Poiché la produzione di pellicce provenienti da animali maltrattati è vietata in Svizzera, la commercializzazione di tali prodotti è di fatto impossibile senza importazione.

(4) https://www.fedlex.admin.ch/fr/consultation-procedures/ongoing#https://fedlex.data.admin.ch/eli/dl/proj/2024/56/cons_1

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